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Massaggio connettivale profondo: origini e benefici

Massaggio connettivale

 

Il massaggio connettivale profondo ha lo scopo di alleviare la tensione dei muscoli e di favorire il naturale recupero del benessere del nostro organismo.

Le tecniche utilizzate per ottenere i benefici a questa tecnica correlati sono molte. Tutte puntano ad aumentare la temperatura muscolare per migliorare l’elasticità dei tessuti e ridurre la rigidità articolare. Il massaggio connettivale aiuta a ridurre il dolore, contenere la tensione muscolare e aumentare la gamma dei movimenti che i nostri arti possono compiere. 

È lecito a questo punto, visti i tanti benefici che questa tecnica è in grado di garantire, chiedersi da dove prenda origine, quali siano i casi di applicazione e, ancora, in che modo è in grado di intervenire sui tessuti.

Che cos'è e origini del massaggio connettivale

Come suggerisce il nome stesso, per massaggio connettivale profondo ci si riferisce, in questo caso, ad un trattamento che coinvolge il tessuto connettivo con tutta una serie di tecniche manuali mirate a colpire i tessuti connettivi del corpo, in modo particolare la pelle.

Le origini di tali tecniche risalgono alla fine degli anni '20 e all'inizio degli anni '30. La fisioterapista tedesca Elizabeth Dicke (1884-1952) fu la prima a descrivere la tecnica. Dicke soffriva di una grave compromissione circolatoria della gamba destra che causava lo sviluppo di endoarterite obliterante dell'arto.

Era una condizione, questa, particolarmente grave e dolorosa al punto che i chirurghi raccomandavano l'amputazione dell’arto. Nel tentativo di alleviare il dolore lombare associato, Dicke scoprì un effetto inaspettato nella sua gamba quando si andavano a strofinare le mani su alcune aree sulla regione pelvica posteriore.

Si trattava di quei movimenti, sia pur rudimentali, alla base del massaggio connettivale. I colpi di trazione sulla pelle della regione pelvica posteriore, eseguiti da un collega fisioterapista, provocavano una sensazione di calore che si irradiava sulla gamba colpita.

Dopo 3 mesi di questo massaggio i sintomi gravi iniziarono a placarsi: si trattava di un effetto straordinario. Diversi studi clinici seguirono e valutarono questa esperienza iniziale e Dicke, insieme ad altri colleghi e studiosi, decise quindi di perfezionare la sua tecnica originale per trattare molti tessuti e organi patologicamente coinvolti.

Continuò quindi a sviluppare il metodo che divenne, in poco tempo, molto utilizzato in Europa, in maniera particolare in Germania fino a diffondersi via via nella maggior parte del resto del mondo. Dicke e gli altri arrivarono o a comprendere che questo massaggio influiva sul sistema nervoso autonomo e, mediante l'azione riflessa, riusciva a correggere gli squilibri nelle funzioni vegetative del corpo.

Oggi sappiamo tutti che il massaggio connettivale non è un semplice massaggio locale, trattandosi, piuttosto, di un sistema completo di trattamento che utilizza il massaggio dei tessuti molli come mezzo per indurre l'attività riflessa in vari tessuti.

Benefici: come agisce sui tessuti nello specifico

Per chi soffre di dolori causati da lesioni, invecchiamento o tensione muscolare il massaggio connettivale profondo può arrecare parecchi benefici che altri tipi di massaggio non sono di per sé in grado di garantire.

Chi abbia sperimentato questo trattamento avrà sicuramente compreso come esso vada a intervenire sui tessuti profondi proprio grazie a movimenti molto più lenti di quelli comuni, movimenti che vanno ad agire in profondità.

Il massaggiatore, infatti, grazie a questi tocchi riesce maggiormente a concentrarsi sulla lavorazione dei muscoli più in profondità. 

Il massaggio connettivale profondo è oggi riconosciuto come una tecnica che facilita il trattamento di una vasta gamma di disturbi. Le manipolazioni della pelle e dei tessuti sottocutanei possono avere un effetto benefico anche sui tessuti lontani dalla zona di trattamento strettamente intesa.

Tali effetti sembrano essere mediati da riflessi neurali che apportano un aumento del flusso sanguigno verso la regione colpita: è questo il meccanismo alla base della riduzione del dolore.  Il massaggio connettivale è un trattamento che per più ragioni deve essere intesa come diversa rispetto al massaggio tradizionale.

Entrambe le tecniche apportano effetti fisiologici, ma a differenza del massaggio tradizionale il massaggio ai tessuti connettivi amplia tali benefici non solo sulla muscolatura in superficie, ma anche sulla zona sottocutanea, con riflesso benefico anche sugli organi distanti dal sito della stimolazione locale.

Perché prenderlo in considerazione

Il massaggio connettivale profondo non è migliore rispetto ad altri massaggi, semplicemente è maggiormente indicato per persone che soffrono di determinati problemi.

Esso agisce in maniera efficace e diretta sul tessuto connettivo, il sistema che collega, sostiene e nutre i tessuti dei vari organi del corpo e lo fa intervenendo proprio sugli strati in profondità dei tessuti muscolari: è qui che si vanno ad accumulare un gran numero di tossine generate dal grande stress a cui il corpo è sottoposto.

Il trattamento permette, tra i tanti e vari benefici ad esso associati, di rilassare i muscoli e di migliorare la circolazione di ossigeno e sangue.

Ma non è tutto: questo massaggio può aiutare a:

  • Ridurre il dolore cronico: il massaggio connettivale profondo è molto spesso usato per alleviare i dolori muscolari persistenti o cronici;
  • Migliorare la pressione sanguigna: il massaggio si rivela particolarmente efficace nell'avviare lo stress e la tensione, condizioni queste che producono un effetto benefico sulla pressione sanguigna. Alcuni test eseguiti su persone a cui è stato praticato un massaggio connettivale profondo hanno rilevato che la pressione sanguigna tendeva a diminuire già dopo 45/60 minuti di pratica;
  • Migliorare il tessuto cicatriziale: questo trattamento è noto altresì per la sua capacità di agire positivamente anche sul tessuto che sostituisce la pelle normale quando questa risulta danneggiata oltre il primo strato. In tali circostanze la terapia che preveda il massaggio dei tessuti profondi può aiutare nella eliminazione del tessuto cicatriziale. Non sempre infatti il ricorso ad altre terapie come quelle ad ultrasuoni o quelle che prevedono un trattamento chiropratico o, ancora, trattamenti che prevedono l’utilizzo del calore o del freddo, riescono a rimuovere il tessuto cicatriziale tanto quanto è in grado di fare il massaggio connettivale profondo.
  • Migliorare la flessibilità e dell’elasticità dei muscoli: esso va ad agire sui muscoli, legamenti e articolazioni, tessuti connettivi, veicola il buon funzionamento degli arti, incoraggiandone la flessibilità ed il movimento stesso, mantenendo le articolazioni più fluide e meno soggette a lesioni.
  • Dare più sollievo in condizioni di stress: è accertato che il massaggio dei tessuti profondi fornisce sollievo allo stress. Riiduce, infatti, il livello di ormoni dello stress, riduce la frequenza cardiaca e migliora l’umore.

In che modo può ridurre la tensione?

La possibilità di ridurre la tensione è uno dei principali vantaggi ottenuti tramite la pratica del massaggio connettivale, sempre che questo trattamento sia eseguito in maniera regolare.

Allo scopo è bene rivolgersi ad operatori qualificati, che abbiano seguito un buon corso teorico/pratico. La causa della tensione muscolare è dovuta alle fibre muscolari che rimangono nello stato di contrazione senza essere in grado di rilassarsi.

Questo meccanismo è alla base dell’accumulo di affaticamento muscolare e di dolore. Il rilassamento muscolare è ciò a cui mira il massaggio del tessuto connettivo. Ecco come ha luogo tutto ciò: l’attrito tende ad aumentare la temperatura dei muscoli, migliorandone l’elasticità degli stessi.

E’ proprio la scarsa elasticità dei tessuti a limitare i movimenti e far crescere la tensione: il massaggio connettivale migliora l’elasticità delle fibre muscolari e queste tendono a rilassarsi con l’effetto di agevolare e migliorare in maniera significativa anche il movimento.

E’ inoltre possibile, mentre le fibre muscolari si rilassano e si allentano, praticare qualche massaggio in maniera ancor più consistente così da raggiungere di riflesso la profondità dei tessuti, aumentando il rilassamento degli strati più profondi.

Come può aiutare a ridurre lo stress

Il massaggio connettivale profondo può certamente aiutare a ridurre lo stress. Il massaggio, sotto ogni aspetto, è sempre stato un valido aiuto nel trattamento della tensione sia fisica che mentale in quanto incoraggia il rilassamento muscolare e tende a ridurre il livello di cortisolo.

Molto spesso i muscoli vengono messi eccessivamente sotto sforzo, anche per periodi prolungati di tempo, rendendoli affaticati e indeboliti. In questa situazione questi tendono maggiormente a subire lesioni, aumentando la tensione muscolare, con riduzione del flusso sanguigno.

Minor apporto di sangue, dovuto alla dilatazione dei vasi sanguigni, significa anche riduzione dell’ossigeno utile a contrastare debolezza e affaticamento muscolare, che si traduce nella riduzione dello stress fisico ma anche e soprattutto mentale. Il massaggio connettivale, inoltre, incoraggia il rilascio di ormoni positivi.

Ciò in ragione del minor apporto di cortisolo nei tessuti, dove per cortisolo ci si riferisce ad un ormone negativo che viene rilasciato in risposta a fattori come il dolore. Il cortisolo è noto per la sua naturale ed innata capacità di aumentare i sintomi di stress, ansia e depressione. Al verificarsi del dolore, il cortisolo viene rilasciato peggiorando la situazione in quanto aumentano ulteriormente i livelli di stress.

Quando invece vengono rilasciati più ormoni positivi, cosa che accade certamente, come visto, con il massaggio, aumenta la sensazione di rilassamento mentre i sintomi dello stress vengono ridotti. La riduzione del cortisolo aiuta a ridurre lo stress mentale.

Massaggio connettivale e problemi neurologici

Sono sempre più in tanti a chiedersi se questo trattamento possa in qualche modo aiutare a migliorare le nostre percezioni tattili e i seguenti disturbi:

  • Intorpidimento
  • formicolio
  • tensione
  • dolore causati da lesioni o compressione dei nervi

Le suddette problematiche sempre più frequenti nella popolazione.

Ecco che il massaggio connettivale può senz’altro migliorare queste sensazioni alleviando la compressione nervosa. I nervi sono alla base delle nostre sensazioni; un nervo compresso è un serio problema che, certamente, deve essere trattato con l’ausilio della medicina ed, eventualmente, con l’aiuto di farmaci ad hoc. Tuttavia, non c’è dubbio: la manipolazione aiuta sicuramente.

Durante un massaggio, come abbiamo visto, tende a migliorare il flusso sanguigno, con un maggiore afflusso di sangue e ossigeno. Questa situazione tende a fare aumentare la temperature all’interno del dei nervi infiammati o, in qualche modo, colpiti da rigidità articolare e tensione muscolare per danni all’apparato neurologico.

Il massaggio connettivale risulta molto indicato anche per chi pratica lo sport ed è un ottimo rimedio naturale in grado di arrecare sollievo anche per tutti coloro che tendono ad accumulare stress quotidiano, soprattutto a carico del tratto cervicale. I dati parlano chiaro e denunciano l’aumento dei casi di dolori alla cervicale, alle spalle, in particolare nella parte alta.

Ciò può essere dovuto ad una scarsa funzionalità articolare accompagnata a spasmo muscolare. Ebbene, il massaggio connettivale interviene proprio su queste aree garantendo una maggiore mobilità articolare, aumentando al tempo stesso la vascolarizzazione dei tessuti.

Un massaggiatore professionale che esegue questa tecnica è però tenuto a conoscere bene le connessioni tra le varie zone cutanee e deve avere esatta contezza anche dei meccanismi tipici del sistema nervoso somatico, quindi, delle diverse problematiche che possono colpire gli organi interni.  Ben si comprende quanto importante sia il suo intervento in termini di successo della manipolazione.

La tecnica alla base del massaggio dei tessuti connettivi si basa sulla palpazione della schiena, che permette anche di rilevare se sono presenti eventuali alterazioni nel tessuto cutaneo, come rigonfiamenti o atrofie. Si esercitano quindi quei movimenti tipici di questo tipo di trattamento, basato su trazioni e pressioni, il tutto anche con l’aiuto dei polpastrelli, al fine di aumentare via via l’intensità.

Connessioni con la riflessologia e la qualità del sonno

Il massaggio connettivale offre benefici che non riguardano solo e strettamene le fasce muscolari. Tutto il corpo, in ossequio a quelli che sono i principi alla base della riflessologia plantare, può trarre vantaggio da questa pratica.

Il trattamento può intervenire in riflessologia sempre basandosi su metodi avanzati di guarigione naturale semplicemente avvalendosi della combinazione delle tecniche tipiche del trattamento olistico.

Abbiamo visto quanta importanza riveste il massaggio connettivale in termini di buona salute e benessere psico-fisico. Bisogna però anche soffermarsi sull’effetto che un massaggio riflessogeno può avere sulla qualità del sonno.

La riflessoterapia considera il piede umano come una mappa del corpo, con canali di guarigione per tutti i sistemi ad esso connessi. Questo legame neurologico tra le aree del piede e gli organi interni consente alle terminazioni nervose del piede di innescare, attraverso il massaggio, un’azione riflessa con un effetto positivo su quella parte del corpo o degli organi corrispondenti.

Inoltre, il concetto stesso del trattamento riflesso è quello di consentire e migliorare le capacità di autoguarigione dell’organismo nel suo complesso considerato, trattando così l'individuo nel suo insieme, così com’è in questi ultimi anni, oppresso da una vita sempre più frenetica e logorante.

Questa condizione negativa spinge un numero sempre più consistente di persone a cercare tecniche che possano migliorare la qualità della propria esistenza, sia dal punto di vista fisico che psicologico ma soprattutto la qualità del sonno, sempre più compromesso da uno stile di vita tutt’altro che sano. In questo contesto il massaggio connettivale può rivelarsi utilissimo al fine di migliorare l’umore delle persone di tutte le età.

La riflessologia, prima di ogni altra cosa, è una tecnica di rilassamento, allevia lo stress in maniera efficace, consente la riduzione della tensione e ripristina l'equilibrio energetico nelle parti appropriate del corpo, promuove il benessere generale. Tutti questi sono elementi base per una buona qualità del sonno.

La scienza dimostra come vi sia un nesso tra una buona qualità del sonno ed una buona circolazione sanguigna, stessa cosa dicasi per l’abbassamento della pressione arteriosa e per l’eliminazione delle tossine. Il massaggio connettivale purifica il corpo, favorisce i processi rigenerativi e questo consente di favorire certamente un buon sonno.

La riflessologia che può trovare applicazione tramite appunto il massaggio ai tessuti connettivi può essere quindi anche un ottimo complemento a qualsiasi metodo o terapia medica che porti il ​​corpo a ritrovare l'equilibrio energetico e l'armonia interiore in maniera del tutto naturale: ecco perché un trattamento che contempli anche i principi della riflessologia si rivela perfetto e davvero completo.

Principi fondamentali e fasi tipiche del trattamento dei tessuti connettivi

Prima di praticare questo massaggio, che va ad agire all’interno del corpo, un operatore esperto che abbia seguito dei buoni corsi è sicuramente in grado di approfondire se possono esserci controindicazioni sulla persona, sia a livello generale che a livello locale.

È dalla sua valutazione che dipende se applicare uno stile più vigoroso o meno, alternando quelle che sono le manovre tipiche del massaggio connettivale profondo con la tecnica dell’effleurage, ovvero lo sfioramento, o quella dell’impastamento, che permette di ossigenare i tessuti eliminando le tossine.

Tutte queste possono rappresentare le pratiche preliminari di riscaldamento dei muscoli del cliente ma, lo ribadiamo, devono essere necessariamente rimesse alla discrezionalità di chi esegue il trattamento.

Una volta attivata la circolazione, il massaggio si avvarrà di tecniche più sostenute, che andranno effettuate utilizzando mani, pollici, avambracci e gomiti, con trattamento del rilascio miofasciale che va a produrre effetti profondi in tutto il corpo e ad alleviare la tensione.

Per quanto riguarda la tempistica, può essere eseguito in 30, 60 o 90 minuti, o anche di più.

Ogni massaggio è diverso da quello eseguito precedentemente, andandosi a concentrare su aree specifiche. È bene che chi esegue la manipolazione in questione conosca, proprio in ragione dell’importanza del trattamento, i principi che ne sono alla base.

Ecco perché il consiglio è quello di affidarsi a delle buone lezioni, in grado di illustrare in maniera completa e puntuale tutte le caratteristiche da cui dipendono i benefici.

Applicazioni e sintesi dei vantaggi ottenibili

Abbiamo visto l’importante funzione che il massaggio connettivale profondo possiede a beneficio del tessuto connettivo con tutte le sue principali funzioni. In particolare, abbiamo osservato che le relative applicazioni possono apportare benefici rispondendo a bisogni diversi, legati non solamente a problemi fisici, ma anche a problemi che riguardano la sfera psicologica ed emotiva della persona. 

In particolare, se praticato da un serio professionista può essere applicato anche quando ci si trova in queste determinate condizioni:

  • Problemi posturali;
  • Riabilitazione post-infortunio;
  • Dolore lombare cronico;
  • Fibromialgia;
  • Sciatica;
  • Dolori a polsi, gomiti e talloni;
  • Spasmi muscolari;
  • Dolori post allenamento.

I benefici che non vanno a riguardare solamente i fasci muscolari ma altre parti del corpo sono:

  • Rilassamento mentale e fisico;
  • Miglioramento della circolazione sanguigna;
  • Stabilizzazione della pressione arteriosa;
  • Maggiore ossigenazione muscolare;
  • Recupero del tono muscolare;
  • Contenimento del dolore.

Generalmente il massaggio connettivale non presenta particolari controindicazioni in una persona sana. Un bravo terapeuta è tale se è in grado di suggerire il tipo di massaggio più appropriato alla nostra condizione.

Il consiglio è tuttavia quello, prima di iniziare una serie di trattamenti connettivali, di rivolgersi al proprio medico di fiducia il quale potrà valutare l’opportunità o meno di praticare questi massaggi. 

 

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